
Ogni anno l’Unione Buddhista Italiana destina parte dei fondi dell’8x1000 a progetti culturali, sociali e umanitari, anche oltre i confini nazionali. Per il 2025, la quota dedicata all’area umanitaria ammonta a due milioni di euro, suddivisi equamente tra tre priorità: la cura delle fragilità, la tutela dell’ambiente e il contrasto al disagio giovanile.
Aree tematiche e obiettivi
Il bando è costruito su tre assi principali. La “cura delle fragilità” guarda ai bisogni delle persone più vulnerabili, promuovendo servizi di prossimità, reti di sostegno e una cultura della gentilezza e dell’accoglienza. L’area “ambiente e deep ecology” mette al centro la transizione ecologica, favorendo interventi locali di rigenerazione, educazione ambientale e protezione della biodiversità. Infine, il capitolo dedicato al “disagio giovanile” intende contrastare fenomeni come il bullismo, le dipendenze e l’isolamento sociale, attraverso attività educative, creative e di partecipazione attiva, rivolte in particolare alla fascia 11-21 anni.
Chi può partecipare
I destinatari del bando sono enti collettivi. Possono presentare domanda i centri associati all’UBI, gli enti religiosi riconosciuti, le fondazioni, le associazioni (riconosciute o meno), le cooperative sociali, le ONG riconosciute e gli enti del Terzo Settore. Sono invece esclusi enti pubblici, soggetti a scopo di lucro e persone fisiche. Ogni proponente può presentare un solo progetto: eventuali domande multiple comportano l’esclusione.
Risorse disponibili e requisiti economici
La richiesta di contributo deve essere compresa tra 10.000 e 100.000 euro, con un vincolo preciso: l’UBI finanzia al massimo il 70% dei costi complessivi. Il restante 30% deve essere garantito da cofinanziamento dell’ente, attraverso risorse proprie o fondi di terzi, pubblici o privati. È possibile valorizzare anche il lavoro volontario, ma solo entro il limite del 10% del cofinanziamento richiesto (cioè il 10% del 30%, che equivale al 3% dell'intero progetto). La durata massima dei progetti ammessi è di 12 mesi a partire dalla data di avvio, che non può precedere l’emissione del bando.
Come presentare la domanda
La candidatura avviene esclusivamente online, tramite la piattaforma bandi8x1000.unionebuddhistaitaliana.it. Oltre alla compilazione dei moduli, è necessario caricare documentazione obbligatoria: statuto, bilanci degli ultimi due anni, lettera di impegno del legale rappresentante, autodichiarazione di assenza di carichi pendenti e antimafia, cronoprogramma dettagliato delle attività, eventuali accordi di partenariato. Un’attenzione particolare va riservata al modulo privacy, che deve essere firmato da tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione, pena l’esclusione automatica. Il termine ultimo per la presentazione è fissato al 17 ottobre 2025 alle ore 12.00.
Spese ammissibili e rendicontazione
Il regolamento sulle spese ammissibili è preciso e vincolante. Possono essere finanziati acquisti di attrezzature e arredi strettamente collegati al progetto, lavori di ristrutturazione, costi di personale, prestazioni professionali di terzi, spese correnti e materiali di consumo. Sono invece esclusi gli ammortamenti di beni già in uso e altre spese non direttamente collegate. Ogni costo deve essere tracciabile e documentato tramite fatture e quietanze di pagamento. La rendicontazione deve coprire l’intero progetto, non solo la quota finanziata dall’UBI. Le regole sono rigorose anche sui tempi: differenze tra preventivo e consuntivo sono tollerate entro il 20%, oltre occorre chiedere autorizzazione. La documentazione deve essere conservata fino a dieci anni dopo la chiusura.
Erogazione dei contributi
Il finanziamento viene erogato in più tranche. Un acconto iniziale pari al 30% del contributo è corrisposto all’approvazione del progetto. Altri due acconti del 30% ciascuno vengono liquidati in base allo stato di avanzamento dei lavori, dopo la presentazione delle rendicontazioni intermedie. Il saldo finale, pari al 10%, arriva entro 60 giorni dall’approvazione della rendicontazione conclusiva. È quindi fondamentale pianificare in modo realistico la gestione finanziaria, considerando i tempi di anticipazione delle spese.
Valore aggiunto e visibilità
L’UBI richiede che i progetti finanziati siano capaci di comunicare i risultati raggiunti. Ogni ente beneficiario deve garantire visibilità al contributo ricevuto, attraverso l’uso del logo ufficiale e la diffusione di contenuti sui propri canali. La trasparenza è parte integrante del programma: raccontare il progetto significa renderne partecipi i cittadini, rafforzando il senso di comunità e di responsabilità condivisa.
Conclusioni
Il Bando Umanitario 2025 rappresenta un’occasione importante per quegli enti che intendono trasformare valori etici in pratiche concrete. Si tratta di un invito a sviluppare progettualità capaci di rispondere a bisogni sociali, ambientali e generazionali. La sfida è duplice: costruire interventi efficaci e sostenibili e, al tempo stesso, contribuire a una narrazione collettiva che metta al centro la cura, l’ambiente e i giovani come pilastri di una società più equa e consapevole.